Paese che vai matrimonio che trovi!
Sono sicura che almeno una volta nella vita avrete sentito il detto “paese che vai, usanza che trovi”.
Frase che calza a pennello anche quando si parla di matrimonio.
Siete curiosi di sapere quali riti matrimoniali seguono i futuri sposi in Paesi diversi dal nostro? Oggi ve ne racconto qualcuno!
Partiamo dall’oriente per poi approdare all’occidente.
In Cina le coppie prima di sposarsi consultano un indovino per decidere la data delle nozze.
Tradizionalmente le spose indossano un abito di seta rossa, la cerimonia del tè, serve a suggellare il nuovo legame tra le due famiglie e il banchetto deve comporsi di almeno 10/12 portate e deve assolutamente concludersi con la danza del leone.
In Giappone gli sposi indossano due kimoni particolarmente fastosi e la sposa durante la cerimonia porta in testa un panno bianco ripiegato a simboleggiare la sua intenzione di non mostrare gelosia verso il marito. Bevono inoltre entrambi tre volte da una stessa ciotola contenente riso e sakè.
In Africa è molto diffusa l’usanza del dono simbolico offerto al padre o al parente più anziano della comunità della sposa in cambio della concessione della stessa.
Il matrimonio Musulmano invece è molto suggestivo, soprattutto per lo sfarzo delle vesti della sposa, in cui predomina il colore rosso. La sposa, adorna di gioielli in oro massiccio e agghindata con tatuaggi all’henné su mani e braccia, al termine della cerimonia si recherà nella dimora dello sposo dove insieme consumeranno latte e datteri.
Nella società induista invece il matrimonio è vissuto come rito di passaggio dalla giovinezza alla coppia. È importante che si svolga in un momento astrologicamente favorevole ed è per questo motivo che è un guru a scegliere la data propizia. La sposa la sera prima delle nozze organizza una festa in cui tutte le amiche più intime e le donne più vicine alle famiglie si decorano mani e piedi con tatuaggi all’hennè. La mattina del grande giorno gli sposi vengono massaggiati con unguenti profumati e lo sposo arriva alla cerimonia accompagnato da familiari e amici. Il rito nuziale viene poi celebrato da un monaco su un altare protetto da un baldacchino. Una volta dichiarati marito e moglie gli ospiti lanciano una pioggia profumata di petali.
Negli Stati Uniti invece ci si sposa seguendo il culto di appartenenza quindi il matrimonio può essere celebrato di fronte ad un Giudice di Pace, ad un Sacerdote cattolico, ad un Pastore protestante o ad un Rabbino.
Concludiamo il nostro giro del mondo con il matrimonio in Australia e quello nei Paesi Nordici.
Nella terra dei canguri ci si sposa abbastanza giovani in genere con rito civile, cattolico o protestante, e i festeggiamenti sono di solito all’aria aperta.
In Svezia la madre della sposa metterà una moneta d’oro nella sua scarpa destra mentre il padre ne metterà una d’argento in quella sinistra per assicurare che la loro figlia non sarà mai povera. In Finlandia al posto del lancio del bouquet la sposa tiene una corona tra le mani, viene bendata e comincia ad andare in giro mentre tutte le invitate non sposate le stanno intorno: chi verrà incoronata sarà la prima a sposarsi. In Danimarca dei rami di pino vengono affissi di fronte alla casa della sposa per simboleggiare fertilità.
E adesso possiamo finalmente dire: paese che vai…matrimonio che trovi!!